Il 19 maggio nel parco della Villa di Bivigliano, durante la giornata nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, “Giardini e cortili aperti”, si è svolta la passeggiata di riconoscimento delle piante medicinali a cura di Fiorenza Mascione, Serena Brunetti e dei partecipanti ai Corsi e Laboratori di Erboristeria dell’Associazione Archeosofica, sezione di Firenze.
Durante il percorso si sono alternate diverse voci che hanno descritto le piante officinali spontanee nello splendido parco e quelle domesticate nel giardino della villa.
Abbiamo raccontato storie, leggende e miti sulle piante medicamentose, dall’umile malva, considerata una panacea nell’antica Roma e nel medioevo e per questo chiamata “omnimorbia”, al tanto lodato Laurus nobilis, sacro ad Apollo e ad Asclepio, l’alloro, le cui fronde incoronavano i vincitori dei Giochi Pitici dell’antica Delfi, che per questo divenivano poeti laureati.
Miti e leggende in cui bellissimi giovani e ninfe vengono trasformati in piante capaci di fornire medicine e salute e difendere dalle malattie, dare vigore a mente, corpo e spirito; Dei innamorati, principi e principesse, vicende intessute di simboli al cui centro c’è sempre un amore e il cui frutto è la pianta meravigliosa ricca di virtù, quasi un dono al genere umano.
Piante i cui nomi ricordano figure mitologiche o divinità a cui erano consacrate, la cui forma assomiglia agli organi o parti del corpo umano che possono curare secondo la teoria della “segnatura”, piante che gli alchimisti usavano per loro “Grande Opera” e hanno chiamato: lunaria, mercuriale, dono del cielo, .arcangelica, fumus terrae …
Queste antiche leggende e simboli furono costruiti ad arte per svelare le virtù nascoste nelle piante medicinali che sono tantissime, molte più di quello che si pensa.
Imparare a riconoscere le piante, individuarle nell’insieme di verde della natura, apprenderne le virtù terapeutiche, è una esperienza unica, è come scoprire un mondo nuovo che è sempre stato sotto i nostri occhi, ma non abbiamo mai notato se non nel suo insieme.
Ora, da questo insieme della natura emergono tanti individui diversi, è come scoprire tanti amici che non sapevamo di avere e si prova una piacevole sorpresa, un entusiasmo quasi infantile.
Nonostante la giornata piovosa abbiamo visto arrivare tante persone desiderose di conoscere la storia delle piante che si sono unite a noi nel percorso e hanno seguito con interesse e con domande.
“Storie di alberi, piante ed erbe selvatiche” è un’idea di Fiorenza Mascione per i Corsi e Laboratori di Erboristeria tenuti nella sede dell’Associazione Archeosofica , sezione di Firenze.
Quest’anno abbiamo realizzato anche una dispensa, un lavoro scritto che ha coinvolto i partecipanti ai corsi, un lavoro che non ha pretese autoriali, ma vuole essere un piccolo contributo alla diffusione di una più ampia conoscenza delle piante officinali , attraverso la narrazione di leggende e usi tradizionali.
Uno studio in cui ci siamo impegnati, consultando vari testi , una ricerca che consideriamo un inizio di un percorso insieme a tanti appassionati delle piante medicinali, che contiamo di ampliare con le tante piante di cui vi racconteremo ancora la storia durante i nostri corsi e le nostre passeggiate erboristiche.
Un ringraziamento a tutte le persone che ci hanno accolto con simpatia e amicizia, in particolare a Giorgio Pozzolini e la sua famiglia che ci hanno ospitato nella loro residenza alla villa di Bivigliano, un posto incantevole che merita di essere visitato per tanti motivi di bellezza naturalistica e per la bella struttura della villa, per il parco storico ricco di specie botaniche, che Giorgio Pozzolini continua a curare e arricchire, essendo anche lui, come noi, appassionato di botanica e piante medicinali.
Un ringraziamento a Roberta Grevi che con grande amicizia e gentilezza ha voluto fornirci per la nostra passeggiata erboristica i bellissimi cappelli di manifattura fiorentina della famiglia Grevi che da quattro generazioni opera nel settore della paglia e del cappello GREVI MODE
Un grande grazie a tutti quelli che in vario modo hanno collaborato alla realizzazione della dispensa, in particolar modo a Santa Parrello, per il progetto grafico e l’impaginazione, e a Letizia Cavallini, architetto.
E’ stata una bella giornata e ne faremo ancora, grazie a tutte le persone che sono intervenute, grazie a tutti davvero!
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