Venerdì 17 Marzo alle ore 21 a Firenze, presso la sezione dell’Associazione Archeosofica, Lungarno Guicciardini 11/r, continuano gli incontri dedicati all’arte iconografica con una lezione di introduzione alla meditazione sull’icona a cura di Augusta Corradetti, dal titolo “Contemplazione nel colore”. L’ingresso è libero.
Introduzione alla meditazione sull’icona
L’icona è una raffigurazione del divino attraverso una veste scintillante di colori che sono l’espressione di vibrazioni universali del Bene, del Bello e dell’Amore.
L’immagine sacra è un potentissimo strumento per l’elevazione spirituale sia per chi la dipinge che per chi la contempla. Essa è costruita sui simboli, perché i simboli sono il vero strumento per contattare i mondi superiori, i mondi dello spirito, per traslare nel nostro mondo le realtà di un altro mondo.
Un’immagine che fin dalla prima fase è intessuta di simboli, per le misure adottate, per i valori geometrici e numerici tradizionali su cui si basa, per i colori e il soggetto trattato, per la stessa tecnica pittorica di schiaritura progressiva, per la prospettiva volutamente rovesciata al fine di proiettarsi verso lo spettatore e investirne beneficamente la coscienza, questa immagine getta un ponte tra di noi e l’archetipo che viene raffigurato su di essa e consente di arrivare fino a lui.
La creazione dell’immagine sacra si basa su di un procedimento speciale per purificare e rendere più ricettiva allo spirito la materia stessa da utilizzare per la pittura, i pigmenti e i colori tanto da diventare un vero e proprio laboratorio esteriore ed interiore. Nella scelta dei colori il simbolismo è fondamentale per utilizzare i più adatti a rappresentare il sacro e nello stesso tempo influenzare nel bene la coscienza. I colori infatti come simboli antichissimi e universali non soltanto hanno ognuno un significato tradizionale che non può essere ignorato, ma una forza viva capace di comunicarsi a noi e di trasformarci intimamente.
Il pittore di icone, affinché l’icona possa essere benedetta, dipinge in uno stato di particolare raccoglimento, di purificazione personale e dedica molta parte del tempo necessario alla pittura dell’icona alla preghiera e alla meditazione. Esiste una meditazione specifica da fare anche sui colori, che sono onde sottilissime dell’infinita bellezza divina, per riuscire a immergersi nel loro valore simbolico che opera di riflesso un cambiamento nella coscienza stessa del pittore.
Tutto questo ha uno scopo di grandissima importanza: mettersi in sintonia con l’archetipo che l’icona raffigura, con lo spirito che essa rappresenta, e questa sintonia è il frutto della meditazione sull’immagine, meditazione che può condurre alla contemplazione e quindi all’unione.
Un’altra occasione quindi per avvicinarsi all’arte da un punto di vista “diverso”! Per chi vuole poi cimentarsi in pratica con il disegno e la pittura, Sabato 18 e Domenica 19 Marzo dalle 10 alle 18.30, 7° Workshop del programma della Scuola per il 2016/2017 che è consultabile a questo link Corso di pittura iconografica 2016/2017
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