Prosegue Martedì 24 Novembre alle ore 21 il ciclo di incontri su “Il simbolismo nell’arte” con l’incontro dal titolo: “Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini: il dolce stilnovo nella pittura toscana trecentesca”. Ingresso libero.
Al centro della serata il sottile legame tra pittura e letteratura che giunse ad uno dei suoi massimi esiti nel luminoso Trecento toscano, con il movimento poetico del Dolce Stilnovo e le scuole pittoriche di Siena e Firenze. Sotto la lente d’ingrandimento saranno messi due capolavori assoluti dell’arte italiana, la Maestà di Simone Martini e l’Allegoria del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, affascinante artista quest’ultimo la cui produzione sarà analizzata con più ampio respiro dalla relatrice della serata, la storica dell’arte Giulia Ercole, medievista specializzata in Iconografia ed Iconologia e storia dell’arte senese.
A proposito del Lorenzetti e del suo Buongoverno scrive Giulia Ercole: “Una testimonianza pittorica di come questi messaggi – quelli della poetica stilnovista – dilagarono a macchia d’olio, non rimanendo concezioni riservate, appannaggio esclusivo dei circoli intellettuali, ma penetrarono a fondo nella mentalità del tempo, colpendo gli animi degli artisti e andando a informare la stessa società civile.
In questo Ambrogio Lorenzetti fu un protagonista straordinario, che in Occidente, in Italia, tradusse come mai in pittura gli ideali di un’epoca con profonda sensibilità artistica. Un pittore, un intellettuale, un uomo profondo, addentro alle concezioni più vibranti e sottili del Trecento. Un artista che nacque e crebbe in una città mariana come Siena, profondamente legata alla Donna, e che forse proprio per questo fu capace di produrre un capolavoro come il suo Buongoverno, quanto mai ricco di significati sempre attuali: storici, artistici e simbolici”.
Per informazioni: